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Dettaglio rassegna

inizio: 17/11/2023 fine: 17/11/2023 scadenza bando: 00/00/0000

Finale di Partita di Samuel Beckett

referente: Marcello Palimodde 3934752490
regione: SARDEGNA luogo: Cagliari - Via Falzarego 35
immagine rappresentativa della rassegna
 FINALE di PARTITA (come tutta l’opera di Beckett, d’altronde) tratta della condizione dell’esistenza umana: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo e… che senso ha tutto questo. Ogni parola, ogni gesto, ogni azione, ogni sguardo, ogni attimo e persino ogni suo delineato silenzio, del suo teatro, sono significativi del suo messaggio, a primo acchito distruttivo ma nel profondo soltanto limpidamente vero e poetico. Clov, Hamm, Nagg e Nell siamo noi, ed essendo noi, il loro dire e farsi ci riguarda intimamente e dunque terribilmente, anche se non vorremmo. Non sono dei veri personaggi (almeno non lo sono così come il teatro borghese ci ha abituati), e non sono delle maschere (nel senso che non sono dei “tipi” umani rappresentati); sono invece dei clown (e penso all’omino triste creato da Buster Keaton o alla Gelsomina de “La Strada” di Fellini, per intenderci), che agiscono non sulla pista di un circo per divertirci coi loro lazzi e numeri buffi, ma (in quanto contenitori di estremi e custodi di opposti e polarità) chiusi in un auto esilio in cui si sono costretti per tentare una improbabile salvezza dalla paura di affrontare il mondo e la vita. Li guardiamo – anzi li vediamo – (e li spiamo), come dal buco della serratura, ed è lì che li scopriamo come “gruppo di famiglia dal suo interno” e, guardandoli ci riconosciamo in loro, e ridendo e piangendo con loro, ridiamo e piangiamo di noi. La storia è semplice perché complessa come la vita: Hamm, paralitico e cieco, vive insieme alla sua serva Clov, claudicante, e ai genitori Nagg e Nell, a cui hanno amputato gli arti inferiori, chiuso all’interno di un bunker seminterrato. Due sole piccole e alte aperture verso l’esterno (che Hamm definisce “inferno”): da una si vede il mare, dall’altra la terra. L’azione – fisica e mentale - è tutta percorsa da Clov nel suo sogno di fuga dalla sua condizione di serva nonostante tutti i vari tentativi (palesi e/o nascosti) di Hamm di trattenerla. Nagg e Nell, costretti dentro sacchi della spazzatura dal figlio che li odia, costretti ad esserci perché non ci si può sbarazzare dei genitori, partecipano al “gioco” imponendo la loro presenza dentro una marcia ritualità casalinga degli affetti e dei sentimenti bugiardi. Fausto Siddi   Il CENTRO INTERNAZIONALE DEL FUMETTO (CIF) nasce nel 1999 a Cagliari, dove ha sede in via Falzarego 35. È diretto da Bepi Vigna, fumettista, scrittore e regista, storica firma del comics in Italia - coautore tra gli altri del popolare Nathan Never. Centro studi, polo di attività culturali, scuola di narrazione, il CIF si propone di far convergere i vari linguaggi dell'Arte. Ospita una fornitissima biblioteca specializzata nella narrativa per immagini. È espressione del progetto Mediatika. Seminari, laboratori, eventi performativi, itinerari tematici e una "chiamata alla creatività" tra fumetto, teatro, cinema, musica e nuovi media.GITANJALI TEATRO nasce nel 2000 a Cagliari. Tra le sue produzioni più recenti ricordiamo La iena di san Giorgio di Guido Ceronetti, Edda Gabler di Henrik Ibsen, Dolce Metà tratto dal Girotondo di di Arthur Schnitzler, e in ultimo il testo originale Persa Gentilezza di Elena Fogarizzu, rappresentato tra gli altri al Centro La Soffitta del DAMSLab di Bologna. Il nome Gitanjali in bengali significa “canti d’offerta”, e si rifà all’omonima raccolta di poesie di Rabindrath Tagore (1861-1841), che gli valse il Nobel per la Letteratura nel 1916. Tu mi hai fa o eterno, a tuo piacere, questo fragile vaso continui a svuotare e a riempire di vita sempre fresca.